Rivoluzione digitale alle frontiere UE: al via l’Entry/Exit System (EES) tra vigilanza sui dati e nuove procedure d’ingresso
Entry/Exit System (EES): la rivoluzione digitale alle frontiere UE.
Dal 12 ottobre 2025 l’UE introduce l’Entry/Exit System (EES): nuovi controlli digitali, sicurezza Schengen e tutela dei dati biometrici dei viaggiatori.
Introduzione
L’aspetto più sensibile dell’EES risiede nella natura e nell’estensione dei dati personali e biometrici trattati.
A partire dal 12 ottobre 2025, gli Stati membri dell’Unione Europea hanno avviato progressivamente l’implementazione del Sistema di ingressi/uscite (EES),
un sistema digitale su larga scala destinato a rimpiazzare la tradizionale timbratura dei passaporti (Regolamento UE n. 2017/2226).
Questo nuovo strumento, pensato per rafforzare la sicurezza dell’area Schengen, combattere l’immigrazione irregolare e ottimizzare i flussi di viaggio per i cittadini extracomunitari in regime di breve soggiorno (90 giorni su 180), introduce una registrazione elettronica sistematica che include dati biometrici (immagine del volto e impronte digitali).
L’entrata in funzione dell’EES, che sarà pienamente operativo dal 10 aprile 2026, solleva questioni delicate relative al trattamento dei dati personali,
ponendo il sistema sotto la lente del Comitato di Supervisione Coordinata (CSC) per garantire il rispetto dei più alti standard di protezione dei dati e della privacy.
Obiettivi e funzioni principali dell’EES
Il sistema EES è progettato per:
- Sostituire la timbratura dei passaporti: eliminare gradualmente la timbratura manuale alle frontiere esterne, fornendo dati affidabili e in tempo reale.
- Contrastare i soggiorni illegali: individuare automaticamente i casi di soggiorno eccedente il limite consentito (overstay), migliorando l’efficacia dei controlli sull’immigrazione irregolare.
- Combattere le frodi: identificare frodi documentali e d’identità tramite la verifica biometrica.
- Rendere più fluidi i transiti: agevolare i controlli automatizzati e self-service, garantendo viaggi più rapidi e sicuri. Dopo la prima registrazione completa, gli ingressi e le uscite successivi richiederanno solo una verifica veloce.
Introduzione graduale del sistema
L’introduzione dell’EES avverrà in modo progressivo nell’arco di sei mesi, per permettere l’adattamento delle autorità di frontiera, del settore dei trasporti e dei viaggiatori.
Durante questa fase, gli Stati membri potranno decidere quali valichi di frontiera implementeranno inizialmente il sistema e inizieranno con una registrazione ridotta (circa il 10%) degli attraversamenti.
La timbratura manuale dei passaporti continuerà ad essere applicata in parallelo.
Il sistema sarà pienamente operativo e obbligatorio in tutti i valichi esterni a partire dal 10 aprile 2026.
Protezione dei dati personali e biometrici
L’aspetto più sensibile dell’EES riguarda la gestione dei dati personali e biometrici trattati.
Il sistema registra dati del documento di viaggio (nome, data di nascita, luogo di nascita), date di ingresso/uscita e dati biometrici (immagine facciale e impronte digitali).
Il Regolamento EES evidenzia che la protezione dei dati personali è un diritto fondamentale e impone alle autorità coinvolte – guardie di frontiera, servizi di immigrazione e, in casi specifici, autorità di law enforcement – di garantire massima trasparenza e accessibilità.
I viaggiatori devono essere informati dei propri diritti, che includono accesso, rettifica, integrazione, cancellazione e limitazione del trattamento dei dati registrati nell’EES.
La vigilanza del Comitato di Supervisione Coordinata (CSC)
Vista la delicatezza e la mole dei dati trattati, la vigilanza giuridica sull’EES riveste un ruolo centrale.
Con l’attivazione del sistema, il Comitato di Supervisione Coordinata (CSC) – formato dalle autorità nazionali per la protezione dei dati e dal Garante europeo (EDPS) – includerà l’EES nel proprio ambito di monitoraggio.
Il CSC garantirà una supervisione coordinata a livello europeo e nazionale, concentrandosi su conformità al Regolamento EES, tutela dei diritti degli interessati e rispetto delle norme sulla protezione dei dati personali.
Il Comitato svolge già un ruolo analogo per altri sistemi IT su larga scala dell’UE, come SIS, VIS ed Eurodac.
Un nuovo modello di gestione delle frontiere
L’avvio dell’EES rappresenta un passo avanti verso una gestione più moderna e sicura delle frontiere europee.
Nei prossimi mesi, la Commissione europea e eu-LISA continueranno a supportare gli Stati membri con campagne informative per guidare i viaggiatori attraverso le nuove procedure digitali.
L’efficacia del sistema dipenderà dalla capacità di bilanciare sicurezza e rispetto dei diritti fondamentali, in particolare la protezione dei dati personali, cardine del diritto europeo contemporaneo.